Sono ormai parecchie le scuole e i centri di formazione che sono conformi alla Prassi di Riferimento 42 dell’UNI: la prima linea guida certificabile, nata dalla collaborazione tra UNI ed ACCREDIA, che affronta il tema del bullismo nella scuola di ogni ordine e grado e in tutte le attività assimilabili alla scuola (ad esempio, centri di formazione professionale, centri diurni, convitti, centri giovanili, centri sportivi, centri ricreativi e così via) e, in generale, a tutte le organizzazioni rivolte ad utenti minorenni.
Disponibile sia in italiano sia in inglese per poter essere applicabile anche alle scuole internazionali in Italia e all’estero, la Prassi fornisce quindi alle organizzazioni interessate le linee guida per applicare in modo efficace le prescrizioni di legge sul bullismo e sul cyberbullismo, individuare i rischi potenziali e mitigarli, comunicare, con efficacia, all’esterno le proprie strategie antibullismo, rafforzare la fiducia delle famiglie e della società nei confronti delle scuole e delle organizzazioni che ospitano minori e favorire un approccio multidisciplinare al contrasto del fenomeno, tenendo conto anche del rischio legale per i vari operatori che lavorano a contatto con minorenni.
L’applicazione della prassi e l’eventuale “certificazione antibullismo” consente infatti di dare dimostrazione, anche in caso di contenzioso, dell’impegno e delle misure messe in atto per prevenire questo rischio e di dimostrare la due diligence della dirigenza scolastica.
Quali sono i principali requisiti e azioni per adeguarsi alla Prassi antibullismo:
Infine, di seguito i principali vantaggi di una certificazione in accordo alla PdR 42:
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Tina Nardone, consulente Ecoconsult per il settore formazione, docente UNI e membro delle Commissioni tecniche sulla qualità dei servizi formativi, ci ricorda quali sono i principali vantaggi della certificazione.
“Il primo vantaggio è sicuramente una maggiore garanzia di applicare in modo efficace le prescrizioni obbligatorie di legge in materia di bullismo e cyberbullismo, la certificazione poi ti permette un confronto continuo con gli auditor e quindi un miglioramento delle tue procedure, anche conoscendo le buone prassi attuate da altri operatori, in questo settore ci sono pochi enti ma sono molto preparati e aperti al dialogo. Infine, i progetti che ci hanno visto coinvolti hanno riscontrato molti vantaggi in termini di sensibilizzazione al tema e partecipazione dei docenti e degli studenti, spesso ben superiori al ritorno di immagine che la certificazione offre”.
Nota: Tina Nardone ha uno sportello informativo sui sistemi antibullismo. Per contattarla scrivi a tnardone@ecoconsult.it