Diritto alla disconnessione
Inoltre sarà stabilito il diritto alla disconnessione. È il diritto che ha il lavoratore di non essere costantemente reperibile; quindi, la libertà di non rispondere alle comunicazioni di lavoro durante il periodo di riposo, senza che questo lo comprometta nei confronti dell’azienda. Una previsione al giorno d’oggi molto importante.
Quali sanzioni
Il ddl prevede che, in caso di violazione del diritto alla disconnessione, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 615-bis del Codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato. Questo articolo punisce le interferenze illecite nella vita privata e prevede la reclusione dai 6 mesi ai 4 anni.
Trattamenti inalterati
Inoltre i contratti dovranno equiparare il lavoratore che svolge la propria attività lavorativa in modalità agile con il personale operante in presenza ai fini del trattamento economico e normativo, del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, nonché dello sviluppo delle opportunità di carriera e crescita retributiva.
Almeno il 30%
Inoltre i contratti dovranno equiparare il lavoratore che svolge la propria attività lavorativa in modalità agile con il personale operante in presenza ai fini del trattamento economico e normativo, del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, nonché dello sviluppo delle opportunità di carriera e crescita retributiva.
Trattamenti inalterati
Poi dovrebbe essere prevista la definizione di smart working soltanto quando si lavora in luoghi diversi dall’ufficio per almeno il 30% del tempo previsto dal contratto. Quando la percentuale è inferiore, non sarebbero previsti accordi individuali.