Lontana da promozioni di metodi miracolosi che moltiplicano i "denari" e da qualunque cosa che preveda la "vendita" di un prodotto o servizio, l'Educazione Finanziaria è tutta un'altra cosa.
Trading on line, metodi "rivoluzionari" e "infallibili" per creare ricchezza (che di attendibile hanno ben poco) investimenti promossi da guru improvvisati, influencer e media nazionali, stanno alimentando l'idea che i soldi possano produrre altri soldi senza bisogno di conoscenze, fidandosi semplicemente dell'imbonitore di turno. La diffusione di queste idee perlopiù fallimentari (perché sono davvero in pochi ad ottenere i risultati "portentosi" che vengono descritti), sono il perfetto esempio di un' educazione finanziaria scorretta e improvvisata.
L’educazione finanziaria ha un ruolo ben preciso: formare e informare le persone sui temi legati alla gestione del denaro. Promuovere prodotti o servizi si allontana anni luce dal vero concetto che stiamo chiarendo in questo articolo e sicuramente chi lo fa, non può essere considerato un vero educatore finanziario.
Spesso viene confuso per colui che si occupa di "gestione del denaro", ma in realtà il suo compito è esclusivamente quello di educare, ovvero di insegnare alle persone come gestire al meglio il proprio denaro, come risparmiare, investire e pianificare il futuro.
Questi sono i veri 3 pilatri dell'Educazione Finanziaria. "Alfabetizzare" ed formare innanzitutto, fornendo gli strumenti utili a comprendere meglio il mondo dell’economia e delle finanze e infine, consigliare le soluzioni migliori (la fase della consulenza è fondamentale), ma sempre lasciando piena autonomia sulle decisioni che, grazie a questo iter, saranno più consapevoli e ragionevoli riguardo alla gestione delle risorse a disposizione.
Innanzitutto, facendoci prendere coscienza della situazione finanziaria attuale, analizzando entrate e uscite, debiti e crediti. In questo modo, è possibile capire dove si sta spendendo troppo e dove è possibile risparmiare.
Inoltre, un altro importante aiuto che offre la figura dell’educatore finanziario è la pianificazione del "futuro", ovvero la creazione di un piano d’azione personalizzato in base ad esigenze e obiettivi, che considera i possibili cambiamenti che avvengono durante il "ciclo di vita". Capire quali sono gli investimenti migliori evitando rischi eccessivi e scegliendo prodotti finanziari più adatti, sono la base di questo step.
Per intraprendere questa professione naturalmente ci sono diverse strade da percorrere. Si possono acquisire esperienze lavorative nel settore finanziario, frequentare corsi di formazione specifici, oppure ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale o nazionale come la ISO 22222 per la Pianificazione Finanziaria o la UNI 11402, la norma specifica per la qualifica di educatore finanziario.
Questi due standard sono a tutti gli effetti gli unici veri strumenti in grado di certificare la preparazione e soprattutto l'etica del professionista che esercita questo ruolo, portandolo ad essere punto di riferimento non solo nell'insegnamento dei corretti strumenti in materia finanziaria, ma anche un ottimo consulente a cui affidarsi per valutare e compiere le scelte giuste con le risorse a disposizione.
In breve, lo scopo di questa figura professionale è sostanzialmente una sola: aiutare le persone a gestire al meglio proprio denaro. Chi sfrutta questa "facciata" per promuovere servizi o prodotti senza spiegare il reale funzionamento e il reale ritorno economico, è un venditore, niente di più.
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