Nell'era della transizione ecologica, è essenziale comprendere il ruolo che svolgono i produttori di rifiuti che, se non correttamente adeguato, rischia di compromettere l’intera filiera.
La gestione dei rifiuti aziendali è un'attività, soprattutto oggi, estremamente importante che non deve essere trascurata, né sottovalutata. Tutte le aziende, grandi o piccole, generano rifiuti e questi devono essere smaltiti in modo sicuro e rispettoso. Inoltre, così facendo, a beneficiarne non è solo l'ambiente, poiché anche le organizzazioni, grazie all'adozione di una gestione ottimizzata, possono ridurre i costi di stoccaggio e garantire la conformità alle normative vigenti.
Prevenire la produzione, classificare, separare correttamente e smaltire i rifiuti seguendo le disposizioni delle autorità competenti: queste sono le basi di una corretta gestione. Ognuna di queste fasi è importante ed essenziale all'interno del processo e per questo, ognuna ha delle linee guida specifiche che ne consentono lo svolgimento.
L'Italia ha un sistema di gestione dei rifiuti molto avanzato, che si basa su criteri rigorosi (contenuti all'interno del Testo Unico Ambientale) e sul coinvolgimento di tutti i produttori che fanno parte della filiera. In particolare, le nuove normative hanno introdotto importanti novità per garantire una gestione ancora più efficiente ed efficace; ricordiamo infatti l’entrata in vigore del Decreto R.E.N.T.Ri. unitamente alle nuove regole di compilazione di registri e formulari, i nuovi layout di stampa, le nuove informazioni richieste e le novità sulle modalità di conservazione e vidimazione.
Uno dei punti su cui si cerca di massimizzare l'impegno nel nostro paese è proprio la prevenzione della produzione di rifiuti, incentivata attraverso la promozione di pratiche sostenibili e l'utilizzo di tecnologie avanzate, dando massima attenzione alla corretta classificazione e separazione dei rifiuti, in modo da facilitarne il recupero e riciclo.
Le responsabilità dei produttori sono molto chiare e definite: essi sono tenuti a garantire una gestione adeguata dei rifiuti prodotti, a partire dalla loro corretta identificazione, fino alla loro corretta smaltimento. Ciò comporta l'adozione di misure preventive e di controllo, nonché l'investimento in tecnologie e infrastrutture adeguate.
La normativa prevede il coinvolgimento attivo delle autorità competenti che si occupano della pianificazione e del controllo delle attività di gestione dei rifiuti. Questo affinché vengano rispettate le norme e le disposizioni e offrire maggiore trasparenza e tracciabilità delle attività svolte, sanzionando quelle aziende che invece non le rispettano. Le sanzioni possono essere amministrative, penali o civili, a seconda della gravità della violazione.
Per fortuna l’Italia è già nella direzione giusta in fatto di economia circolare: tuttavia gli obiettivi da raggiungere sul fronte europeo sono sfidanti e dal Rapporto nazionale sull’Economia circolare 2022 emergono alcuni ambiti di azione su cui occorre lavorare in modo più efficiente e lungimirante. Per questo motivo è importante conoscere le pratiche corrette e conformarsi agli obblighi di legge al più presto: ne va della salute del pianeta, ma anche delle aziende che intendono tutelarsi dando il proprio contributo in maniera concreta.
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