Scatta l’obbligo di polizza catastrofale per le imprese. Scopri scadenze, rischi e come non perdere incentivi e agevolazioni statali.
Dal 2025 tutte le imprese italiane dovranno stipulare una polizza catastrofale contro eventi naturali estremi. Il nuovo obbligo varia in base alla dimensione aziendale e il mancato adeguamento comporta la perdita di accesso a incentivi e agevolazioni pubbliche. Ecco cosa sapere e come prepararsi.
L'entrata in vigore del Decreto Legge 39/2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 2025, introduce un'importante novità per il mondo imprenditoriale italiano: l’obbligo progressivo di sottoscrivere una polizza catastrofale assicurativa contro i danni derivanti da eventi catastrofali.
Questa misura, nata in risposta all’aumento della frequenza e della gravità degli eventi climatici estremi, punta a rafforzare la resilienza delle imprese e a ridurre il peso economico di danni da alluvioni, terremoti, frane e altri fenomeni naturali distruttivi.
Il Decreto distingue le tempistiche e i livelli di urgenza in base alla dimensione dell’impresa:
Grandi imprese: a partire dal 1° aprile 2025, le aziende con oltre 250 dipendenti dovranno sottoscrivere una polizza catastrofale. Tuttavia, è previsto un periodo transitorio di 90 giorni, durante il quale potranno continuare ad accedere agli incentivi pubblici, anche in assenza di copertura.
Medie imprese: per le aziende con 50-250 dipendenti, l’obbligo entra in vigore il 30 settembre 2025. Questo concede qualche mese in più per analizzare le offerte assicurative e scegliere la copertura più adeguata.
Micro e piccole imprese: l’obbligo è posticipato al 31 dicembre 2025. Le imprese con meno di 50 dipendenti, che spesso operano con risorse limitate, avranno più tempo per adeguarsi, ma non potranno ignorare questa scadenza.
Il mancato rispetto dell’obbligo assicurativo comporterà l’impossibilità di accedere a qualsiasi forma di incentivo statale o agevolazione pubblica destinata a sostenere investimenti, innovazione, crescita o sviluppo. In sostanza, un’impresa che non si adegua rischia di perdere accesso a bandi, finanziamenti e contributi vitali per la competitività.
Per le piccole e medie imprese, è fondamentale:
Informarsi tempestivamente sui contenuti del Decreto e sulle scadenze applicabili al proprio caso.
Valutare le soluzioni assicurative disponibili, possibilmente con l’assistenza di un consulente assicurativo esperto in coperture per eventi catastrofali.
Pianificare per tempo l’adesione, così da evitare ritardi che potrebbero compromettere l’accesso a fondi pubblici o provocare interruzioni operative.
Un approccio proattivo non solo tutela l’impresa dai danni economici di un evento estremo, ma garantisce anche la continuità delle agevolazioni fondamentali per la crescita.
Il Decreto Legge 39/2025 segna un cambiamento strutturale nella gestione del rischio in Italia, ponendo le imprese di fronte a una scelta chiara: proteggersi o perdere l’accesso al sostegno pubblico. Per le PMI, il rispetto delle scadenze non è solo una questione normativa, ma un’opportunità per rafforzare la propria sicurezza operativa in un contesto ambientale sempre più instabile.
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