Anche le aziende fra i 50 e i 249 dipendenti dovranno adeguarsi alla normativa in materia di Whistleblowing
Il Whistleblowing sta guadagnando una rilevante attenzione come pilastro a sostegno dell'etica e della trasparenza nel mondo del lavoro. In Italia, seguendo le direttive europee, è stato di recente delineato un quadro normativo che impone alle aziende l'implementazione di canali di segnalazione affidabili e sicuri, salvaguardando l'anonimato dei segnalanti coinvolgendo ora anche le aziende con un organico che varia dai 50 ai 249 dipendenti.
La scadenza per l'istituzione di canali di segnalazione gestiti da personale esperto, in ottemperanza alla direttiva Whistleblowing è il 17 dicembre 2023.
Questi strumenti dovranno garantire, non solo la protezione dell'identità dei segnalanti, ma anche la sicurezza dei dati personali, conformandosi quindi, anche alle rigide norme del GDPR. Ignorare queste disposizioni non è un'opzione, vista la severità delle sanzioni previste dalla normativa, che puniscono la negligenza o le ritorsioni contro i segnalanti.
Sono previste sanzioni da 10.000 a 50.000 euro, al verificarsi delle seguenti ipotesi:
È prevista inoltre, una sanzione dai 500 ai 2.500 euro che ANAC può applicare al segnalante, nel caso venga accertata anche con sentenza di primo grado, la responsabilità civile per diffamazione o calunnia nei casi di dolo o colpa grave.
Come anticipato poc'anzi, il Decreto Legislativo n. 24/2023 rappresenta un'evoluzione significativa che estende l'obbligo di adeguamento a un maggior numero di aziende, ampliando le tipologie di illeciti segnalabili.
Questo cambiamento normativo enfatizza l'importanza di un sistema di gestione delle segnalazioni ben strutturato come strumento di governance aziendale e impone, di conseguenza, la necessità di una procedura Whistleblowing ben definita.
Come evidenziato dalle linee guida Whistleblowing, qui non si tratta di una "semplice" misura di conformità, ma di un vero e proprio indicatore di maturità etica per le aziende; impegnarsi in questa direzione, rappresenta soprattutto l'impegno a costruire un ambiente lavorativo integro e responsabile, dove la trasparenza diventa pratica quotidiana.
Inoltre, è importante riconoscere la grande tutela che questo sistema può garantire da tutti i possibili rischi legali legati agli illeciti in azienda e le solide basi che offre per una reputazione e un rapporto di fiducia più solidi da parte di clienti, partner e fornitori.
Cosa, in questo mondo in continua evoluzione e rivoluzione, assolutamente non da poco.
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