Analisi di Banca d’Italia sulla propensione agli investimenti sostenibili delle imprese italiane.
L’adattamento alle sfide poste dal cambiamento climatico e la transizione verso un sistema sostenibile e competitivo (transizione ambientale) sono al centro del dibattito internazionale.
Il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC 2030) del 21 gennaio 2020 assegna alle imprese un ruolo cruciale per:
Il Censimento permanente delle imprese, condotto dall’Istat tra maggio e ottobre del 2019, ha analizzato il posizionamento delle aziende italiane rispetto agli investimenti sostenibili.
Nel periodo 2016-18 questi interventi sono risultati ancora relativamente poco diffusi:
Ulteriori elaborazioni di Banca d’Italia mostrano che, a parità di settore, la dimensione di impresa è un fattore determinante nella propensione agli investimenti sostenibili. Anche la probabilità di ricorrere agli incentivi cresce con il numero di addetti. Gli interventi ambientali tendono a essere più diffusi tra le imprese del Mezzogiorno, dove anche l’uso degli incentivi è stato più intenso.
Prima della pandemia l’attenzione delle imprese italiane alle necessità di adattamento al cambiamento climatico era in aumento. Nel Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi (Sondtel) della Banca d’Italia, condotto tra settembre e ottobre del 2019 su un campione di imprese dell’industria e dei servizi con almeno 20 addetti:
L’emergenza sanitaria e le relative misure di contenimento, così come l’incertezza sull’evoluzione futura del quadro epidemiologico ed economico, hanno avuto ricadute negative sui piani di investimento delle aziende e possono aver rallentato anche gli sforzi degli operatori volti ad aumentare la propria sostenibilità ambientale.
Nella rilevazione della Banca d’Italia del 2020 metà delle imprese italiane ha dichiarato di aver sospeso o rimandato gli interventi in programma, una quota più elevata di quelle che hanno ridimensionato i propri piani di accumulazione di capitale.
Il rinvio degli interventi è stato più marcato nella manifattura e nei trasporti e per le aziende del Centro Sud; la revisione al ribasso dei programmi di investimento è stata più frequente al Nord.
Nel Mezzogiorno è stata più contenuta la quota di imprese che hanno anticipato o intensificato i propri piani d’azione in tema di adattamento ambientale (21 per cento, contro 30 nella media nazionale).
Un quinto delle aziende italiane non ha apportato modifiche ai propri programmi.
Le risorse e gli interventi infrastrutturali e settoriali contenuti nel PNRR potrebbero invertire le tendenze di revisioni al ribasso degli investimenti nei prossimi anni.
Fonte: Banca d’Italia (L’economia delle regioni italiane – 4 novembre 2021)
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